Amici vi devo confessare una cosa, sono più volte volata dall’altra parte del mondo, ma non avevo mai visto Roma!
Ebbene sì, non avevo mai visitato la “città senza tempo”!
E così questo ottobre, complice una gara di Judo a Ostia, sì perché Matteo è istruttore di Judo, abbiamo deciso di anticipare la partenza e concederci un weekend a Roma.
Per cui voglio raccontarvi la mia esperienza e consigliarvi: cosa vedere a Roma in tre giorni!
Siamo arrivati la mattina presto a Roma Termini, abbiamo lasciato i nostri bagagli nella deliziosa Guest House a pochi passi dalla Chiesa di San Giovanni in Laterano e via alla scoperta della città!
L’Anfiteatro Flavio: il Colosseo!
La nostra prima tappa non poteva che non essere il vero simbolo di Roma: il Colosseo!
Per evitare lunghi tempi di attesa, siamo arrivati già muniti di biglietto e abbiamo potuto goderci le meraviglie del Colosseo, del Foro Romano e del Palatino.
Il Colosseo era proprio lì davanti a me, bello e imponente, con i classici Centurioni, che attendevano i turisti per farsi scattare una foto!
Abbiamo camminato intorno e scattato foto da ogni angolazione del Colosseo, da sopra, da sotto, dall’Arco di Costantino e infine siamo entrati all’interno.
Visitare il Colosseo all’interno è un’esperienza magica!
Anche se ormai è rimasto solo lo scheletro dell’architettura originaria, ci sembrava comunque di sentire ancora le grida del pubblico romano, che accalcava l’anfiteatro più grande di Roma, durante i tipici giochi del tempo e i combattimenti dei gladiatori.
Il Foro Romano
Dopo il primo tuffo nel passato, abbiamo continuato il nostro viaggio nell’Antica Roma, nel cuore della vita dell’urbe: il Foro Romano.
Il Foro era il punto di incontro per tutti i cittadini romani, dove si svolgevano tutti gli affari politici ed economici della città di Roma.
Abbiamo camminato per ore attraversando il Tempio di Tito, con il naso all’insù tra le rovine dei Templi di Vesta e della Concordia, di Vespasiano e di Saturno.
Ci siamo goduti la vista dalla Salita al Palatino, il Foro Romano era ai nostri piedi e a far capolino da dietro il Tabularium, ecco il Vittoriano.
Monumento nazionale a Vittorio Emanuele: Il Vittoriano
All’uscita del Foro Romano, abbiamo percorso Via di Fori Imperiali.
In sottofondo i musicisti di strada animavano la via e nelle orecchie avevamo il ticchettio degli zoccoli dei cavalli che trainavano le carrozze, piene di turisti.
Abbiamo raggiunto Piazza Venezia ed ecco davanti a noi l’Altare della Patria, o più correttamente il Vittoriano, bianco, monumentale, quasi un tempio della Repubblica Italiana.
Questa grande opera monumentale ospita ogni anno le celebrazioni più importanti della Repubblica, ma all’interno del Complesso del Vittoriano, vengono ogni anno allestite numerose mostre.
Il Vittoriano è stato costruito in memoria di Vittorio Emanuele II, nato sul lato sud del Colle del Campidoglio, uno dei sette colli di Roma, dove si trova anche il Comune di rappresentanza della città di Roma.
Il Pantheon
Dopo innumerevoli soste per le vie del centro storico per scattare qualche foto, siamo arrivati al Pantheon.
Attraversate il colonnato di colonne corinzie e vi troverete catapultati in un ambiente, monumentale e allo stesso tempo mistico.
Lungo le pareti circolari del Pantheon, sono custodite le tombe dei monarca italiani, si respira un’aria di solennità, ancora di più accentuata dalla luce soffusa che filtra dal caratteristico Oculus post sulla sommità della cupola.
Piazza Navona
Come ultima tappa del nostro primo giorno nella città eterna, abbia scelto Piazza Navona.
Nell’area dove sorge ora Piazza Navona, un tempo era sito lo Stadio di Domiziano, dove gli antichi romani assistevano a vere e proprie battaglie navali!
Oggi Piazza Navona è il miglior esempio di Barocco Romano, la Chiesa di Sant’Agnese, la Fontana dei Quattro Fiumi, quella del Moro e del Nettuno, conferiscono un’eleganza speciale a questa piazza, tanto da renderla anche la preferita dei Romani.
Eleganti ristoranti e bar fanno da cornice alla piazza, musicisti e artisti di strada creano una coreografia speciale e mondana, insieme alle migliaia di persone che ogni giorno frequentano Piazza Navona.
Fontana di Trevi
Il secondo giorno del nostro weekend romano è iniziato nella splendida cornice di Piazza di Trevi, finalmente vedevo dal vivo il vero simbolo della “dolce vita Romana”, Fontana di Trevi.
Siamo volutamente arrivati presto, per evitare troppa folla e gustarci appieno la meraviglia della fontana più grande e importante di Roma.
Fontana di Trevi è un opera monumentale, incastonata nella piccola piazza, addossata a Palazzo Poli, oggi, dopo il recente restauro, vede risplendere le statue in marmo e il travertino in tutta la loro bellezza!
Gettata la monetina di rito, espresso il desiderio, abbiamo proseguito il nostro cammino.
Piazza di Spagna e la scalinata di Trinità dei Monti
Non ho mai avuto velleità di fare la modella, ma ho sempre avuto il sogno di scendere la scalinata di Trinità dei Monti!
Piazza di Spagna è un gioiello nel cuore di Roma, prende il suo nome dal Palazzo di Spagna, sede dell’Ambasciata Spagnola, infatti in questa piazza sono concentrate molte ambasciate.
In centro alla piazza la famosa Fontana della Barcaccia, progettata da Bernini, recentemente restaurata, è circondata da eleganti palazzi che rendono Piazza di Spagna una delle piazze più di classe di Roma.
Un consiglio, salite lungo la scalinata e raggiungete il belvedere della Chiesa di Trinità dei Monti.
All’ombra dell’obelisco avrete ai vostri piedi Piazza di Spagna e Via Condotti, la via più glamour di Roma.
Castel Sant’Angelo
Dopo esserci immersi nella mondanità di Piazza di Spagna, abbiamo proseguito il nostro viaggio per Roma, oltrepassando il Tevere, “scortati” dalle iconiche statue di Ponte Sant’Angelo,siamo arrivati ai piedi di Castel Sant’Angelo.
Questo importante castello, conosciuto anche come Mausoleo Adriano, in quanto l‘imperatore Adriano lo fece erigere come mausoleo Funebre, oggi all’interno è possibile vedere ancora il modellino del mausoleo.
Nel corso degli anni subì numerose trasformazioni, sia architettoniche che funzionali, da fortificazione militare a carcere, da dimora signorile per tornare a essere un carcere, fino a diventare in fine un museo.
La visita del Museo di Castel Sant’Angelo, si divide in sette livelli, dove è possibile osservare ceramiche, sculture e affreschi testimoni delle diverse epoche.
Il settimo livello si conclude con la Terrazza dell’Angelo, da dove ci siamo goduti uno stupendo panorama di Roma, e della vicina Città del Vaticano.
Basilica di San Pietro in Vaticano
Camminare lungo Via della Conciliazione è stato emozionante, il fiume di persone che la percorreva, passava quasi in secondo piano, a catalizzare la nostra attenzione era lei, la Basilica di San Pietro, che si avvicinava sempre di più!
La Basilica di San Pietro ha origini antichissime, la prima costruzione risale ai tempi dell’Imperatore Costantino, che volle edificare una chiesa, nei pressi della necropoli, dove si diceva fosse sepolto il primo apostolo di Gesù Cristo, Pietro.
Per realizzare la Basilica, come la vediamo oggi, ci vollero più di due secoli.
Grandi architetti e scultori parteciparono alla realizzazione di questo capolavoro da Bramante a Michelangelo, ad arrivare a Bernini a cui si deve lo splendido colonnato.
Il grande colonnato del Bernini, col sua caratteristica forma ellittica era lì pronto ad “abbracciare” la piazza, che ogni anno accoglie milioni di persone.
La Cupola di San Pietro
Sicuramente la Cupola di San Pietro è l’elemento più rappresentativo della Basilica.
Gli stessi romani sono particolarmente affezionati a lei, tanto da attribuirle l’amichevole soprannome di Cupolone!
Il suo progetto si deve al grande Michelangelo che prese ispirazione, soprattutto per la struttura dall’altrettanto iconica cupola di Santa Maria del Fiore di Firenze.
La Cupola di San Pietro è stata fonte di inspirazione per numerose cattedrali come la Cattedrale di Saint Paul a Londra e la Basilica di Carignano a Genova, solo per citarne alcune.
Per accorciare i tempi di attesa, per accedere alla Basilica di San Pietro abbiamo acquistato il ticket on-line e superati i controlli siamo finalmente entrati all’interno della Basilica.
Anche l’interno la Basilica è di una bellezza incommensurabile.
All’interno delle tre navate sono racchiusi capolavori dei più grandi artisti italiani come Michelangelo, il Canova e Bernini, solo per citare i più famosi.
Purtroppo, per questioni di tempo non siamo riusciti a visitare la Cappella Sistina e i Musei Vaticani…una ragione in più per tornare a Roma…
Abbiamo camminato a lungo per due giorni, per le vie di Trastevere, tra il i meravigliosi palazzi del centro storico, tra le Rovine delle Terme di Caracalla e del Circo Massimo.
Il tempo passava veloce e abbiamo perso il conto dei chilometri fatti!
Ma Roma è così è una città senza tempo, che ti rapisce e ti ruba il cuore.
Siamo partiti per Ostia, stanchi ma con una convinzione: Roma non è stata costruita in un giorno e non bastano sicuramente due per vederla!
Arrivederci Roma!
Che bello questo post sulla mia citta’!
Ma grazie!Roma è una città meravigliosa, non si può che amarla!